Un’esposizione tattile che si propone come un viaggio ricco di suggestioni multisensoriali nelle forme animali del buon selvaggio dell’arte italiana, Antonio Ligabue (1899 – 1965).
I trentuno bronzi in mostra – affiancati da tre dipinti in rappresentanza della sua, più nota oltre che molto più ricca numericamente, produzione pittorica – sono quasi tutti a soggetto animale, per una sua predilezione, e coprono un arco cronologico che va dal 1936 al 1958. Potenti e realistiche, le sculture venivano realizzate da Ligabue in creta, adoperando l’argilla che trovava abbondante sulle sponde del Po, nella Bassa reggiana, dov’era stato catapultato nel 1919 a seguito di un’espulsione dalla natia Svizzera, rimanendovi fino alla morte. In Antonio Ligabue, popolarmente conosciuto come l’artista folle di Gualtieri, arte e vita sono fortemente legate, e quest’ultima ha trovato riscatto proprio grazie all’arte, che gli ha permesso di dare un senso alla sua infelice esistenza.
L’allestimento della mostra, progettato dall’architetto Alessandra Panzini, esalta l’approccio multisensoriale alle opere esposte, rispecchiando lo spirito e la finalità del Museo Omero, fra i pochi specializzati a livello mondiale nel campo della fruizione tattile all’arte e già organizzatore di importanti esposizioni. Il pubblico potrà apprezzare per la prima volta le sculture di Ligabue non solo mediante il canale visivo ma anche attraverso l’osservazione tattile e suggestioni uditive e olfattive.
Ad integrare la narrazione in mostra anche il filmato Antonio Ligabue: fiction e realtà per la regia di Salvatore Nocita (co-prodotto nel 2009 da RaiTrade, Officina della Comunicazione, Archivio Antonio Ligabue di Parma) e i video documentari diretti dal regista Raffaele Andreassi e gentilmente concessi dalla Fondazione Museo Antonio Ligabue di Gualtieri, Antonio Ligabue pittore (1965) prodotto da Carlo Ponti e Lo specchio, la tigre e la pianura (1960) prodotto da Achille Filo. Il catalogo, edito da De Luca Editori d’Arte, contiene le riproduzioni delle opere, i testi di Marzio Dall’Acqua, Mario De Micheli, Aldo Grassini, Patrizia Lodi, Nicola Micieli, Sergio Negri, Antonello Rubini e la nota biografica dell’artista.
NOTE
La mostra ANTONIO LIGABUE Il realismo della scultura è promossa e organizzata dal Museo Tattile Statale Omero e curata da Antonello Rubini. Con il patrocinio della Regione Marche e del Comune di Ancona. In collaborazione con TACTUS – Centro del Museo Tattile Statale Omero per le arti contemporanee, la multisensorialità e l’interculturalità, Opera Società cooperativa, Associazione per il Museo Tattile Statale Omero ONLUS, Servizio Civile Nazionale, La Mole Ancona.
INFO
Orario: dal martedì al sabato ore 16 – 19; domenica e festivi ore 10 – 13 e 16 – 19.
Ultimi ingressi: mattino ore 12.30, pomeriggio ore 18.30.
Visite guidate su prenotazione
Gruppi (minimo 10 pax): ingresso ridotto + visita guidata = 8,50 euro
Scuole: ingresso gratuito per alunni e docenti accompagnatori; visita guidata = euro 3,50 ad alunno.
Disabili e rispettivi accompagnatori, 0 – 4 anni: ingresso e visita guidata gratuiti.
Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28 – 60121 ANCONA
tel. 071 2811935
email: info@museoomero.it
Dal 07.04.2018 al 24.06.2018
DOVEMuseo Tattile Statale Omero
PREZZIIntero: 7 €
Ridotto: 5 € (Over 65 anni, 19-25 anni, Coop Alleanza 3.0, Selecard, FAI, Italia nostra, Touring Club, University Card Comune Ancona Univpm, possessori biglietto Mostra Henry Cartier Bresson, Arci, Biblioteca Benincasa Ancona, Igers Italia.)
Gratuito: scuole, disabili e loro accompagnatori, 0-18 anni, guide turistiche abilitate, giornalisti accreditati, soci ICOM.
PROSSIMI EVENTI
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FESTIVAL DELLA STORIA 2023 – QUARTA GIORNATAdomenica 24 settembre Mole Vanvitelliana
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